Ecco un piatto che ha proprio bisogno di una spiegazione, e di una presentazione.
Metto le mani avanti dicendo che il cartone animato era veramente delizioso, ma per quanto riguarda la ricetta, come tutto quello che proviene dagli Stati uniti, era un vero disastro... anzi... peggio!
Non nutro nessuna speranza nel palato degli yankees, credo che inoltre la loro forte discendenza teutonica (germanica per quelli che fanno finta di non capire) li rende totalmente incapaci di distinguere i sapori e sopratutto... gli accostamenti. Non vorrei perdere troppo tempo su di loro, ma solo l'idea di mangiare bevendo latte, di accostare sempre carne e formaggio, oppure ORRORE! di mangiare sorseggiando un Cappuccino mi fa venire i brividi.
Detto questo, è assolutamente vero che non esiste una sola ricetta della Ratatouille .
Diciamo che, un po' come la Peperonata della nonna, ne esistono infiniti varianti.
Ma però, ci sono delle regole.
Il concetto base, è quello di fare cuocere certe verdure "estive", tagliate a pezzettoni, e cotte in un coccio per un'oretta circa. E che queste verdure siano grosso modo, cipolla, aglio, peperone, melanzana, pomodoro, e zucchina.
Il tutto condito da olio, sale, timo e alloro.
La tradizione vuole che sia una ricetta di Nizza, ma francamente, potremmo dire che si tratta di un piatto Mediterraneo.
Detto questo, vi propongo la mia versione, che si basa, ovviamente, sulla ricetta della nonna, ma con qualche piccola variante. E concludo questo incipit, dicendo che per me, il summum della goduria sta nel mangiare la mia Ratatouille accompagnata da due uova al tegamino.
Accidenti mi dimenticavo una cosa importante.
Tra le varie formule magiche, esistono anche due correnti di pensiero. Chi sostiene che vadano cotti tutti gli ingredienti separatamente, per poi farli cuocere alla fine congiunti. E chi sostiene che vadano messi tutti insieme in pentola da l'inizio.
Ecco.
Io faccio una terza versione...
Li metto ad uno ad uno a seconda dal tempo di cottura.
Credo che così siate belli confusi ........
Allora per 4 persone servono :
Quattro scalogni
tre peperoni, uno giallo, uno rosso e uno verde
due belle zucchine
una melanzana soda e viola
quattro pomodori ramati
tre spicchi d'aglio
due rametti di prezzemolo
un bel peperoncino fresco
Sale di Guérande
olio d'oliva extra vergine
pepe nero
due foglie di alloro secco
e per i pochi eletti, un pizzico di Meloukhia in foglie.
Dunque si comincia in modo semplice e classico.
Prima di tutto tagliate tutto a pezzi grossi, ma separatamente.
Coccio sul fuoco medio, olio d'oliva, e poi in questo ordine le verdure che devono ben rosolare.
Scalogno
Peperoni
Melanzana
Zucchine
Aglio a spicchi
Pomodori
Prezzemolo
Alloro
Peperoncino
Sale q.b.
E per quelli che sanno... una spruzzata di foglie di Meloukhia.
Olio q.b.
Il tutto deve cuocere coperto per circa mezz'ora (quando sono tutt'insieme), a fuoco basso.
Girate ogni tanto perché non si attacchi sul fondo.
Il profumo vi chiamerà al momento giusto... Allora togliete il peperoncino, e l'aglio.
Pepe macinato fresco sopra, e vai.....
Questo piatto si mangia sia caldo che freddo.
Accompagna ovviamente benissimo le grigliate di carne, un bel pesce al forno, un riso bianco, e secondo me...
le uova al tegamino.
Detto questo, vi auguro un pasto succulente.
Per i più curiosi, prometto di raccontare un giorno questo piccolo segreto della Meloukhia...
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